Curiosità sulla Riserva Naturale Duna Feniglia: storia, natura e segreti del luogo
La Riserva Naturale Duna Feniglia è uno dei luoghi più suggestivi della Costa d’Argento: una lunga lingua di sabbia che unisce Ansedonia a Porto Ercole, immersa tra pineta, mare e profumi mediterranei. In questo articolo troverai curiosità affascinanti, dettagli storici e consigli pratici per vivere questo angolo di paradiso con occhi nuovi.Curiosità storiche sulla Duna Feniglia
Un’opera naturale che ha cambiato la geografia
La Feniglia non è un semplice tratto di costa: è un tombolo naturale che nel corso dei secoli ha modellato la forma della laguna di Orbetello e dell’intero promontorio dell’Argentario.Il luogo del ritrovamento di Caravaggio
Pochi sanno che proprio qui, nel 1610, fu ritrovato agonizzante Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Un cippo commemorativo ricorda oggi quel luogo storico immerso nella pineta.Duna “viva” che si sposta
La duna è in movimento continuo: vento e mare la modellano costantemente, rendendo il paesaggio sempre diverso e affascinante.Natura e fauna: dettagli sorprendenti
La pineta è più antica di quanto sembri
Molti pensano che la pineta sia naturale, ma fu in realtà piantata nel XVIII secolo per contenere l’avanzamento della sabbia e proteggere la laguna.La presenza dei daini
La riserva ospita una numerosa colonia di daini che vivono liberi nella pineta. È comune avvistarli nelle ore più tranquille della giornata.Curiosità: in primavera la riserva si riempie di farfalle rare, attratte dal microclima particolare della laguna.
Un ecosistema protetto unico
Dune, macchia mediterranea, pineta e laguna convivono in equilibrio, ospitando aironi, fenicotteri, martin pescatori e moltissime specie migratorie.Leggende e racconti popolari
La “strada del vento”
Gli abitanti del posto chiamano così la Feniglia perché le correnti creano suoni e movimenti particolari tra la pineta e il mare, quasi a voler raccontare storie antiche.Il fantasma del pittore
narrano che nelle notti di nebbia sulla spiaggia si aggiri una figura solitaria: un richiamo alle ultime ore di Caravaggio. È solo leggenda, ma rende la Feniglia un luogo ancora più evocativo.“Feniglia è un luogo che parla: basta fermarsi un attimo e ascoltare il mare e il vento che attraversano la pineta.”
